Amor vincit omnia è sicuramente una delle più belle frasi d’amore di tutti i tempi. Come molte espressioni del passato, anche se molto lontane nel tempo, continua ad essere usata anche ai nostri giorni.
Non tutti conoscono l’origine di tale frase, che rimane una delle più romantiche in assoluto e nei secoli è stata utilizzata anche da molti personaggi famosi oltre che dalla gente comune. Scopriamo allora cosa significa Amor vincit omnia e soprattutto vediamo qual è la sua origine.
Significato di Amor vincit omnia
La traduzione dal latino di questa espressione in italiano diventa “L’amore vince su tutto” o “L’amore trionfa sopra ogni cosa”. L’autore di questa locuzione è Publio Virgilio Marone, meglio noto come Virgilio, che l’ha utilizzata per primo nelle Bucoliche.
Il verso completo è “Amor vincit omnia et nos cedamos amori” che tradotto suona come l’amore vince su tutto e noi cediamo all’amore. Nell’opera, X, 69, a pronunciare queste parole tanto romantiche, è Gaio Cornelio Gallo dopo una delusione d’amore. Con questa frase egli vuole rimarcare che l’amore è più forte di tutto e gli uomini non possono che sottomettersi alla sua forza. A leggerla così potrebbe apparire banale e semplice ma in realtà si tratta di una grande verità.
L’amore infatti ha una potenza unica, sia quello per una persona che quello che fa andare avanti il mondo ed è per questo che riveste un’importanza assoluta. Amor vincit omnia è così diventata un’espressione che indica la grande forza dell’amore.
Utilizzo di Amor vincit omnia
Pur avendo origini tanto antiche, Amor vincit omnia non è una frase relegata al passato più antico ma continua oggi ad essere utilizzata. Piace molto per l’idea romantica che trasmette e soprattutto perché mette l’amore al centro dell’universo, un sentimento di cui non possiamo fare a meno.
Dopo Virgilio altri grandi artisti e uomini illustri l’hanno fatta propria utilizzandola nelle loro opere. Caravaggio ha chiamato così un suo quadro molto famoso, oggi conservato allo Staatliche Museen di Berlino. Nel dipinto, un olio su tela realizzato fra il 1602 e il 1603, viene rappresentato Cupido sotto forma di un giovane alato. Lo si vede essere al di sopra di tutte le cose e le attività materiali dell’uomo, ad indicare quanto l’amore sia una forza superiore a tutto il resto. Ai suoi piedi Caravaggio ha messo infatti oggetti e strumenti comuni.
Amor vincit omnia rientra anche nelle opere di diversi autori come Geoffrey Chaucer o Edgar Allan Poe. Quest’ultimo ha spesso utilizzato l’espressione all’interno dei suoi racconti del terrore. Chaucer l’ha impiegata nei Racconti di Canterbury, inserendola nel ciondolo che la madre priora porta al collo.