Assenze a scuola: quanti giorni puoi saltare?

Trattiamo oggi un tema che è spesso oscuro, affatto conosciuto da studenti e dai loro genitori: le assenze a scuola e il numero massimo di giorni che puoi saltare. Forse non è ben chiaro a tutti che esiste un limite alle assenze possibili da scuola e se superi tale limite devi ripetere l’anno. Parto sempre da un principio che consiste nel considerare la frequenza della scuola e l’impegno nello studio, per uno studente, al pari di quello che è per un lavoratore la presenza sul posto di lavoro e l’impegno lavorativo nello svolgimento delle proprie mansioni. Sul lavoro, se fai il lavativo, fai l’assenteista o non fai il lavoro con impegno, diligenza, risultati, sei licenziato, dunque il non rispetto dei propri doveri da parte di uno studente, perché dovrebbe essere premiato con la promozione? Troppo rigido? Il fatto è che gli studenti devono essere educati alla disciplina e all’impegno e l’unica maniera per indurre tale educazione è la penalità in caso di inosservanza, perché gli stessi studenti poi saranno lavoratori e sul lavoro non si scherza.

Ma allora, qual è questo limite, per quanti giorni uno studente può assentarsi da scuola senza rischiare la bocciatura? Lo stabilisce un Decreto del Presidente della Repubblica risalente al 22 giugno del 2009, il Decreto n° 122. Il Presidente della Repubblica ha determinato che gli studenti devono frequentare almeno i tre quarti delle ore di lezione, quindi le assenze totali non possono superare un quarto del totale ma per avere un calcolo corretto occorre riferirsi al totale delle ore di lezione previste nell’anno scolastico , ricomprendendo nelle assenze anche le ore di ingresso ritardato e di uscita anticipata. Il 25% delle ore totali di lezione è il limite massimo di assenza possibile.

Non ci sono eccezioni?

Lo stesso Decreto del Presidente della Repubblica stabilisce anche un altro principio, cioè che per l’eventuale ammissione agli scrutini finali e all’anno successivo, è necessario che lo studente sia adeguatamente valutabile nella preparazione da parte dei docenti; questo significa che se anche sei all’interno del numero massimo di assenza ma le assenze realizzate non hanno consentito la tua valutazione, per determinate materie sarai non classificabile, quindi non ammesso a scrutini e all’anno successivo. Attenzione, quindi, alle assenze “strategiche” per evitare interrogazioni e prove scritte! Il Consiglio dei Docenti, comunque ha facoltà di valutare casi particolari come assenze comprovate per gravi motivi di salute, ricoveri, assistenza domiciliare che impedisce la frequenza scolastica, la partecipazione ad eventi sportivi approvati dal CONI, l’espletamento di funzioni di carattere religioso o particolari situazioni familiari che determinano numerose assenze. Resta sempre, comunque, il principio della valutazione.

Attenti, dunque, al numero di assenze e a sottrarsi alle interrogazioni e alle prove; in via indicativa, comunque, considera che approssimativamente un numero pari a 40-45 giorni di assenza ti mette al riparo dalla bocciatura per eccesso di assenze. In ogni caso la legge stabilisce un numero minimo di 200 giorni di scuola, con deroga in casi eccezionali come è stato, ad esempio, il terremoto nel Centro Italia.