Quando si usano i colori a tempera, il divertimento è assicurato, per i più grandi, ma anche per i più piccini. In questo modo viene stimolata la mente, imparando tante cose nuove, mentre la propria creatività lavora alla ricerca di mille tonalità diverse. Il mondo delle tempere è bello soprattutto per questo e a propria disposizione si potrà avere molto, partendo da soli tre colori.
Nel nostro caso, lavorare con le tempere significa utilizzare pigmenti opachi che permettono una stesura uniforme, ma anche coprente, dall’asciugatura rapida. Questi, mescolati tra loro, possono dare vita a molti altri colori nuovi. Basta avere un po’ di praticità con il concetto di colori primari, secondari e neutri e infine, tanta fantasia.
Colori primari e secondari: come riconoscerli
Di colori primari ne esistono solo tre. Basterà averli tutti a propria disposizione, per poterli mescolare e dare vita a qualsiasi colore che si desidera e, dosando bene il nero o il bianco, è possibile ritoccare il colore e averne di nuove sfumature.
I tre colori primari sono il giallo, il blu e il rosso. Questi tre non sono ottenibili mescolandone altri. Possiamo considerare però, anche il bianco e il nero in questa categoria, anche se le loro caratteristiche sono mutevoli. Questi, ad esempio, vengono chiamati colori acromatici perché non generano alcun colore effettivo.
I colori secondari invece, sono il verde, viola e arancione che derivano dal miscuglio di colori primari. Vi sono poi i colori terziari che sono sei: rosso viola, rosso arancio, giallo verde, blu verde, giallo arancio e blu viola. Questi vengono creati mischiando un colore primario con un secondario che sia corrispondente. I colori terziari sono collocati tra i secondari e i primari.
Come mescolare i colori
Consideriamo che mescolare le tempere è semplice, anche se vi è il bisogno di una tecnica precisa per ottenere tonalità più o meno intense. In primo luogo si vanno a mescolare i colori primari per ottenere i secondari. Qualora si cerchi di ottenere una tonalità perfetta del colore secondario, sarà necessario utilizzare i colori primarie in parti uguali. Se invece si decide di mischiare i colori primari con i secondari, si potranno ricavare i colori terziari.
Quando si desidera una tonalità chiara, è necessario quindi, avvalersi dei colori neutri che saranno il nero e il bianco. Il bianco andrà a schiarire il colore, mentre il nero lo renderà più scuro.
Questi colori, da soli, sono considerati privi di alcuna tonalità, poiché assorbono la luce. Se questi due vengono mischiati con atri colori è possibile ottenere tonalità diverse. Se vengono mescolati tra loro invece, l’unico colore ottenibile sarà il grigio.
Imparare a scuola
I bambini iniziano a muovere i primi passi nella scuola dell’infanzia. Si inizia a prendere confidenza con i colori, dando vita alla propria fantasia. È compito delle maestre fornire i giusti strumenti affinché il bambino riesca a recepire al meglio gli stimoli visivi.
Qui entrano in gioco i colori. A bimbi piace toccare con mano tutto ciò che per loro è nuovo e sicuramente i colori, sia che siano pastelli, a spirito o a tempera rappresentano uno dei punti cardini della formazione scolare.
Sarà compito delle insegnanti della scuola primaria e secondaria impartire lezioni di tecnica in modo da avere armonia di spazi e colori.
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