Come calcolare il tuo quoziente intellettivo

Siete dei geni incompresi o la vostra intelligenza è perfettamente nella media? Appartenete a quella ristretta categoria di individui che capisce tutto al volo o certe volte necessitate di qualche momento in più per cogliere le sfumature? Un calcolo del quoziente intellettivo potrebbe aiutarvi a conoscere meglio voi e la vostra stessa mente.

Cos’è il quoziente intellettivo?

Il cosiddetto Q.I. è un parametro utile per misurare, in maniera non eccessivamente approssimativa, le capacità mentali di un individuo.

In genere questo valore si ottiene mettendo in relazione l’età anagrafica e l’età mentale di chi decide di effettuare un calcolo del quoziente intellettivo.

In molti sostengono che questo risultato sia statisticamente responsabile o comunque connesso ad alcune tendenze personali quali quella di essere o meno credenti, vegetariani, socievoli o addirittura possa in certi casi costituire un fattore di rischio per malattie cardiache.

Quanto siamo intelligenti?

Premesso che esistono vari tipi di intelligenza (logica, emotiva, ecc.) vediamo di capire (a proposito di acume) come valutare le nostre doti nascoste. Avete presente quelle formule di matematica che proprio non ci entravano in testa? Anche in questo caso avremo a che fare con i numeri, ma stavolta non sarà poi tanto difficile capire come procedere.

Innanzitutto bisognerà determinare l’età mentale di chi si sottopone al calcolo del quoziente intellettivo. Per far ciò è necessario ricorrere ad alcuni test facilmente reperibili online o sui libri di psicologia. Uno di questi è il Wechslet-Belleuve che sarà anche difficile da pronunciare, ma è comunque facile da svolgere.

Una volta ottenuto un valore, sarà necessario dividerlo per l’età anagrafica. Eseguita questa semplice operazione bisognerà farne un’altra altrettanto banale: moltiplicare il valore sin qui ottenuto per 100.

Interpretazione dei punteggi

Bene, ci siamo appena sottoposti al calcolo del quoziente intellettivo; adesso sarebbe utile imparare a leggere il risultato ottenuto. In generale i valori compresi tra il 130 ed il 139 ci faranno gongolare: la nostra è una mente raffinata, siamo dei veri e propri geni.

Se il risultato oscilla invece tra il 120 ed il 129 possiamo comunque essere soddisfatti: la nostra è un’intelligenza superiore (non siamo però dei geniacci incompresi).

Se il punteggio si abbassa ad un range compreso tra 110 e 119 è andata comunque bene; siamo in possesso di una mente brillante e al di sopra della media.

I valori che variano da 90 a 109 rivelano invece che apparteniamo alla folta schiera delle persone perfettamente normali, mentre valori inferiori o uguali ad 89 indicano di norma qualche deficit.

E’ d’obbligo a questo punto sottolineare che in genere questi test hanno una minima percentuale di errore e che il calcolo del quoziente intellettivo è soggetto ad alcune discriminanti quali i fattori ereditari, la situazione ambientale, il contesto familiare, ecc.

Inoltre è bene tenere presente che online sono disponibili dei test calibrati su diverse scale e quindi non sempre molto affidabili. Insomma, una cosa è rispondere alle domande del test di Cattel (per intenderci quello usato dai soci Mensa) ed una cosa è fare uno qualsiasi dei test che reperite in giro per il web (tra i migliori si ricordino quelli presenti su nienteansia.it ed IQ Test).