Quando si parla di assenze dal lavoro per motivi legati alla nascita di un figlio, spesso si crea confusione tra le espressioni “congedo paternale” e “congedo parentale”. Entrambe sembrano corrette, ma in realtà si riferiscono a situazioni differenti e solo una è il termine normativamente riconosciuto. Facciamo chiarezza su quale sia la forma giusta da usare, sia a livello linguistico che giuridico.
Si dice congedo paternale o congedo parentale?
La forma corretta dipende dal contesto:
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Congedo parentale è il termine utilizzato dalla normativa italiana per indicare il periodo di astensione facoltativa dal lavoro che può essere richiesto da entrambi i genitori, madre o padre, entro i primi 12 anni di vita del figlio.
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Congedo paternale è un’espressione colloquiale, non ufficiale, spesso usata per riferirsi al congedo di paternità, ossia ai giorni di astensione obbligatoria o facoltativa concessi al solo padre.
Che cos’è il congedo parentale
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Riconosciuto dalla legge italiana ai genitori lavoratori dipendenti, sia madri che padri.
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Dura fino a un massimo di 10 mesi complessivi (11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi).
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Può essere fruito frazionato o continuativo, anche su base oraria.
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È indennizzato dall’INPS al 30%, ma dal 2023 un mese può essere retribuito all’80% entro il sesto anno di vita del figlio.
Che cos’è il congedo di paternità
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È il congedo obbligatorio concesso al padre lavoratore dipendente alla nascita del figlio.
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Ha una durata di 10 giorni lavorativi, fruibili nei 2 mesi precedenti o nei 5 successivi alla nascita.
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Si aggiunge al congedo parentale, ma è separato e ha caratteristiche specifiche.
Conclusione: quale termine usare
In base a quanto detto:
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Usa congedo parentale se ti riferisci al diritto dei genitori (padre o madre) di astenersi dal lavoro nei primi anni di vita del figlio.
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Usa congedo di paternità (non “paternale”) se parli specificamente dei giorni concessi al padre al momento della nascita.
Quindi, la forma “congedo paternale” non è corretta nel linguaggio normativo e tecnico: meglio usare i termini “congedo di paternità” e “congedo parentale”, a seconda del contesto.