La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale che ogni datore di lavoro deve tenere in considerazione per proteggere la salute e l’incolumità dei propri dipendenti. L’articolo 2087 del Codice Civile (approfondisci qui), stabilisce che il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei lavoratori nell’ambiente di lavoro e di adottare tutte le misure necessarie per prevenire infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Tale responsabilità non si esaurisce con la sola attuazione di misure di prevenzione, ma richiede anche un costante monitoraggio della situazione per verificare l’efficacia delle misure adottate e, se necessario, apportare le opportune modifiche. Vediamo quali sono i principali obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro e le modalità per adempiere a tali obblighi.
Chi è il datore di lavoro?
Il datore di lavoro è la persona che assume un lavoratore e lo inserisce nella propria organizzazione aziendale. Dall’alto della sua posizione dovrà garantire la sicurezza sul lavoro e adottare tutte le misure necessarie per prevenire infortuni e malattie professionali. Oltre a questo ha il dovere di garantire che i lavoratori siano informati sui rischi professionali, sui metodi di prevenzione e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.
Obblighi del datore di lavoro
L’obbligo del datore di lavoro di tutelare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori è un principio fondamentale sancito dal diritto del lavoro e dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Tra questi obblighi, vi sono la valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria, l’adozione di dispositivi di protezione individuale, la nomina di alcune figure fondamentali, l’informazione e la formazione dei lavoratori. Vediamo in dettaglio ciascuno di questi obblighi.
Valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza
La valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza è un’attività essenziale per identificare e prevenire i potenziali pericoli per i lavoratori e per l’ambiente di lavoro. Tale attività richiede la valutazione delle condizioni di lavoro, la valutazione dei rischi associati alle attività e alle operazioni, nonché l’identificazione delle misure di prevenzione e di protezione da adottare per minimizzare o eliminare i rischi identificati.
Per garantire la corretta valutazione dei rischi, è importante coinvolgere tutti i lavoratori interessati, in modo che possano contribuire con la loro esperienza e conoscenza del lavoro svolto. Le attrezzature e i macchinari utilizzati dovranno essere sicuri e dovranno essere disponibili le informazioni necessarie per il loro corretto utilizzo e manutenzione. La valutazione dei rischi dovrebbe essere un processo continuo, in cui i rischi vengono identificati, valutati e monitorati, al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
Nomina delle figure fondamentali
Il datore di lavoro deve nominare alcune figure fondamentali per la sicurezza sul lavoro, ad esempio il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e il medico competente. Il RSPP è una figura chiave per la sicurezza sul lavoro, in quanto ha il compito di coordinare le attività di prevenzione e protezione. Il medico competente, invece, deve eseguire la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ovvero verificare periodicamente il loro stato di salute.
La nomina delle altre figure fondamentali è un’ulteriore misura per prevenire la diffusione del contagio. In primo luogo, è importante nominare un referente Covid-19, una figura di riferimento interna all’azienda o all’ente, che sarà responsabile di coordinare le azioni preventive e di gestire eventuali casi sospetti o positivi all’interno della struttura. Inoltre, è necessario prevedere la figura del medico competente, che ha il compito di effettuare la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e di valutare la loro idoneità al lavoro in relazione al rischio Covid-19. Sarebbe opportuno nominare un responsabile del rispetto delle misure di prevenzione, il quale ha il compito di controllare che tutte le misure siano rispettate e di segnalare eventuali criticità.
Per garantire il rispetto delle misure di prevenzione è anche importante prevedere la formazione del personale su come utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale e sulle norme da seguire in caso di sintomi sospetti o casi positivi all’interno della struttura.
Dispositivi per la protezione individuale
Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. I DPI sono strumenti utili a prevenire e ridurre i rischi legati all’attività lavorativa, e includono occhiali protettivi, guanti, caschi, maschere e abbigliamento ad alta visibilità, solo per citarne alcuni. Il datore di lavoro deve selezionare i DPI in base ai rischi specifici che possono presentarsi sul posto di lavoro e assicurarsi che i dispositivi siano adeguati per i lavoratori che li useranno.
Inoltre dovrà formare i lavoratori sull’utilizzo corretto dei DPI (vedi la normativa) e assicurarsi che questi vengano indossati e utilizzati in modo appropriato. Ad esempio, se un lavoratore dovesse operare con attrezzature che emettono polveri, il datore di lavoro dovrà fornire una maschera protettiva per evitare che i lavoratori respirino particelle dannose. Se un lavoratore dovesse operare con sostanze chimiche pericolose, il datore di lavoro dovrà fornire guanti e indumenti protettivi per evitare che queste vengano a contatto con la pelle.
I DPI dovranno essere mantenuti in buono stato e sostituiti quando necessario. I lavoratori dovranno essere informati su come mantenere i dispositivi in modo sicuro e igienico e su come riconoscere i segni di usura o danni che potrebbero compromettere la loro efficacia.
Corso antincendio
Il datore di lavoro è tenuto a scegliere fra i suoi lavoratori uno o più responsabili per la prevenzione degli incendi e inviarli a frequentare dei corsi antincendio. Per andare incontro alle diverse esigenze delle aziende e dei lavoratori, ci sono realtà come Innova Formazione, che oltre ai normali corsi, ne organizza anche altri personalizzati, per trovare un punto d’incontro fra date e orari dei lavoratori dell’azienda che dovranno seguire i corsi.
I corsi antincendio si suddividono in diverse parti, ognuna delle quali è finalizzata a fornire competenze specifiche. Durante le lezioni teoriche gli allievi vengono informati sulle normative di riferimento in materia di prevenzione incendi e sicurezza sul lavoro. Viene inoltre illustrata l’organizzazione della prevenzione incendi in azienda e le modalità di attuazione delle procedure di emergenza.
Durante le lezioni pratiche, invece, gli allievi vengono formati all’utilizzo degli estintori e dei dispositivi di protezione individuale. Viene simulata una situazione di emergenza, in cui gli allievi sono chiamati ad applicare le procedure apprese durante il corso. In questo modo, gli allievi possono verificare la loro preparazione e acquisire maggiore consapevolezza delle procedure di emergenza.
Sorveglianza sanitaria
Il datore di lavoro ha l’obbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria dei propri dipendenti. Questo significa che deve monitorare la loro salute e identificare eventuali problemi di salute correlati al loro lavoro. La sorveglianza sanitaria può includere esami medici periodici, test diagnostici e valutazioni della salute generale dei dipendenti.
Inoltre il datore di lavoro deve anche fornire informazioni sui rischi per la salute e la sicurezza associati al lavoro svolto e informare i dipendenti su come proteggersi da questi rischi. Ad esempio, in un’azienda che utilizza sostanze chimiche, il datore di lavoro deve effettuare esami medici periodici per verificare la salute dei dipendenti esposti a queste sostanze. I lavoratori dovrannno essere informazioni sulle precauzioni da adottare per ridurre i rischi per la salute, come l’uso di dispositivi per la protezione individuale.