I debiti scolastici: siamo tutti sicuri di sapere cosa siano esattamente, come funzionano e, soprattutto come si recuperano? L’argomento può avere una certa importanza, soprattutto se si intende seguire al meglio i figli che frequentano ancora le scuole o si è alle prese in prima persona con il problema qui trattato.
Ecco allora qualche informazione utile e dei suggerimenti volti a colmare i debiti formativi accumulatisi nel corso dell’anno.
Cos’è il debito formativo
Il debito formativo altro non è che un’insufficienza più o meno grave maturata nel corso del primo quadrimestre o di un intero anno scolastico. Se tale voto rappresenta la media finale dei giudizi ottenuti dallo studente in una data materia, ammesso anche che non determini la bocciatura dell’alunno, deve essere obbligatoriamente migliorato prima che inizi l’anno scolastico successivo.
Chi si ritroverà con un debito formativo in sostanza sarà tenuto ad effettuare una verifica durante l’anno scolastico se l’insufficienza è stata ottenuta proprio nel corso dei primi mesi di frequenza ed un esame di riparazione a settembre nel caso in cui il voto riguardi l’intero anno scolastico. L’alunno che a settembre non dovesse superare l’esame di riparazione rischierebbe la bocciatura, soprattutto se la materia in bilico è in genere ritenuta particolarmente importante all’interno del proprio corso di studi. Egli inoltre si porterebbe dietro per tutta la durata delle vacanze un bel carico di ansia e stress.
In ultimo è bene sapere che arrivare allo scrutinio finale con la bellezza di tre debiti formativi significa a priori guadagnarsi la bocciatura. L’esame di riparazione in questi casi viene infatti sostenuto soltanto in situazioni eccezionali ed è comunque soggetto ai vincoli di cui sopra.
Le normative
Il MIUR ha rilevato in passato alcuni dati allarmanti circa la frequenza dell’assegnazione dei debiti formativi. Quasi la metà degli alunni infatti supera a malapena l’anno scolastico portandosi dietro la zavorra del credito formativo. Dei ragazzi promossi grazie a questa formula, soltanto il 25% riesce poi a recuperare la situazione in occasione dell’esame di riparazione, gli altri invece perdono comunque l’anno scolastico.
Data la criticità della situazione nel 2007 è stato varato un provvedimento che obbligasse le scuole ad istituire nel corso dell’anno delle proposte didattiche finalizzate al recupero delle insufficienze maturate dagli studenti. Nel dettaglio gli istituti sono da allora costretti ad organizzare, già subito dopo lo scrutinio relativo alla chiusura del primo quadrimestre, dei corsi di recupero con frequenza obbligatoria. Una volta finite le lezioni, l’alunno sarà sottoposto a test di verifica e quindi l’insegnante comunicherà l’esito dell’esame allo studente ed alla sua famiglia. Molti genitori in questa fase preferiscono affidare il figlio ad un insegnante privato. In questo caso essi saranno tenuti a comunicare per iscritto la loro decisione di evitare al ragazzo la frequenza ai corsi di recupero. Questo non significa che l’alunno non dovrà dar prova in seguito di aver colmato il suo debito. Chi volesse approfondire il funzionamento del recupero dei debiti formativi nelle scuole private, alla seguente pagina https://diplomainunanno.studiocorsi.info/recupero-debiti-formativi potrà trovare maggiori informazioni e un approfondimento sull’argomento.
Più delicata, come già si è accennato, è la situazione di chi si vede affibbiare delle insufficienze a ridosso della fine dell’anno. L’eventuale debito formativo rischia infatti, soprattutto in presenza di voti in condotta negativi, di trasformarsi in una bocciatura a priori. Ancora una volta quindi la scuola comunicherà alle famiglie degli interessati le insufficienze maturate dai ragazzi, le informazioni relative ai corsi di recupero da tenere e le modalità con cui si prevede di sottoporre lo studente all’esame di riparazione. Se superato, esso comporterà oltre che l’ammissione al nuovo anno scolastico l’assegnazione di crediti da erogare proporzionalmente alla media finale ottenuta.
E gli studenti in procinto di sostenere l’esame di maturità? La scuola sarà tenuta ad organizzare per loro speciali corsi di sostegno e recupero da concludersi entro la fine delle lezioni e gli scrutini di fine anno.
Evitare i debiti formativi
Un debito scolastico si traduce nella perdita di parecchio tempo, tempo da sottrarre anche allo studio delle altre materie, in una bella seccatura e in un grosso carico di stress ed ansia. Per questo motivo è fondamentale fare di tutto pur di evitare di correre il rischio di guadagnarsi una o più insufficienze.
Come? Semplicemente studiando man mano che si affrontano degli argomenti nuovi ed evitando quindi di rimanere indietro con il programma, non vergognandosi di chiedere spiegazioni supplementari all’insegnante nel momento in cui alcuni concetti dovessero faticare ad essere appresi ed applicandosi nello studio.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto si suggerisce di approfondire gli argomenti affrontati, magari anche per conto proprio, di svolgere dove possibile degli esercizi, di ripetere sempre a voce alta e magari anche di studiare insieme ad un compagno che dimostri di avere una maggiore padronanza della materia.
Se necessario infine perché non rivolgersi ad un insegnante privato? Magari proprio grazie a quest’ultimo sarà possibile trovare il metodo di studio che più si adatta alle proprie esigenze e, molte volte, questo basta a superare ogni difficoltà.